LEGISLAZIONE MAGNITSKY

 

PERSEGUIRE I RESPONSABILI DI GRAVI VIOLAZIONI DEI DIRITTI UMANI

La FIDU è impegnata attivamente nella campagna internazionale perché sia sempre più difficile mantenere l’impunità per coloro che, in qualsiasi Stato, siano individualmente responsabili di gravi violazioni dei diritti umani o atti di corruzione.

Uno degli strumenti più efficaci a questo fine è la legislazione che prende il nome dal legale russo anticorruzione Sergei Magnitsky, il quale nel 2007-2008 denunciò pubblicamente una frode fiscale su larga scala nel suo Paese che coinvolgeva funzionari di polizia, magistrati, ispettori del fisco, banchieri e organizzazioni criminali di stampo mafioso. In seguito alle sue denunce, fu arrestato e – dopo undici mesi di detenzione senza processo in condizioni durissime – morì in una prigione di Mosca, a 37 anni, nel novembre del 2009.

L’imprenditore statunitense William Browder, suo assistito, lanciò quindi una campagna affinché venissero imposte sanzioni mirate nei confronti dei funzionari coinvolti, finalizzate ad impedire loro di entrare nel territorio USA e ad escluderli dal sistema economico-finanziario americano.

Nel 2012 il Congresso approvò il Magnitsky Act, che prevedeva sanzioni individuali consistenti, in particolare, nel congelamento dei beni e nel rifiuto del rilascio del visto d’entrata negli Stati Uniti.


 
 

LA NOSTRA CAMPAGNA

L’APPLICAZIONE DEL MODELLO GLOBAL MAGNITSKY ACT NEL MONDO

Nel 2016 la legge è stata ampliata con il Global Magnitsky Human Rights Accountability Act, che permette al Governo degli Stati Uniti di sanzionare individui responsabili di gravi violazioni dei diritti umani e atti di corruzione ovunque commessi. Il Canada e diversi Stati membri dell’Unione Europea (Estonia, Lettonia, Lituania, Paesi Bassi e Regno Unito) hanno poi adottato norme simili al Global Magnitsky Act.

Il 10 dicembre 2018, in occasione del 70° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, i ministri degli Affari esteri dell’UE hanno approvato all’unanimità la proposta olandese per un atto legislativo basato su quel modello a livello europeo e il 14 marzo 2019 il Parlamento Europeo ha votato una risoluzione a favore di un regime di sanzioni dell’UE.Il 7 dicembre 2020, il Consiglio Affari esteri dell’UE ha finalmente adottato il “Global Human Rights Sanctions Regime”, chiamato anche Magnitsky Act europeo. Tuttavia, tale normativa, che consente all’UE di imporre sanzioni mirate contro persone ed entità coinvolte in gravi violazioni dei diritti umani in tutto il mondo, non include la corruzione in relazione alle violazioni dei diritti umani tra i reati punibili con misure restrittive.

La FIDU, insieme a partner internazionali, è attiva in una grande campagna di promozione di un atto legislativo basato sul modello del Global Magnitsky Act. Con questo obiettivo, organizza e partecipa a diversi eventi finalizzati all’analisi di questo efficace strumento e alla promozione della sua estensione nel contesto italiano ed europeo.

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L’IMPATTO DELLA LEGGE MAGNITSKY SULLA PROTEZIONE DEI DIRITTI UMANI   TESTIMONIANZE DA DIVERSI PAESI

La FIDU, insieme alla Open Dialogue Foundation (ODF) è stata promotrice del side-event sull’applicazione della legge Magnitsky che si è tenuto il 9 aprile 2019 presso la sede del Consiglio d’Europa. L’evento è stato ospitato dai membri dell’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa: Roberto Rampi (Italia, SOC), Pieter Omtzigt (Olanda, EPP/CD) e André Gattolin (Francia, NR).

Il Consiglio d’Europa è stato una delle principali istituzioni ad aver promosso l’adozione della legge Magnitsky: il 22 gennaio 2019 l’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa ha votato a favore di una risoluzione dal titolo “Sergei Magnitsky e oltre – combattere l’impunità con sanzioni mirate”, esortando quindi i suoi Stati membri a integrare questo meccanismo nel loro sistema giuridico. Inoltre, nel dicembre 2018, una proposta per l’istituzione di un regime di sanzioni globale UE sui diritti umani, basato sul Global Magnitsky Act, è stata approvata dai ministri degli Affari esteri dell’UE e, nel marzo 2019, dal Parlamento Europeo.

 

LEGGE MAGNITSKY E DIRITTI UMANI NEL MONDO

L’APPLICAZIONE IN AMBITO EUROPEO

Il 28 marzo a Roma, nella Sala ISMA del Senato della Repubblica, la FIDU, insieme con la Open Dialogue Foundation e l’EU-Russian Expert Group On Combating Transborder Corruption, ha promosso un convegno interna-zionale sul tema “Legge Magnitsky e diritti umani nel mondo: l’applicazione in ambito europeo”, su iniziativa del senatore Roberto Rampi e con la collaborazione del Partito Democratico e del PartitoRadicale Nonviolento, transnazionale e transpartito. In tale occasione è stata presentato l’impianto della norma e la sua concreta applicazione nei Paesi che l’hanno già adottata, con l’intento di sostenerne l’estensione nel contesto italiano ed europeo. I lavori sono stati introdotti dal senatore Rampi, primo firmatario il 6 marzo di un disegno di legge recante “Disposizioni per il contrasto alle violazioni internazionali dei diritti umani” ispirato al Global Magnitsky Act.

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 PROTEZIONE INTERNAZIONALE DEI DIRITTI UMANI E RESPONSABILITÀ INDIVIDUALE

PER UNA LEGISLAZIONE MAGNITSKY ITALIANA E EUROPEA

Il 24 luglio abbiamo discusso la proposta anche nella Sala Conferenze della Camera dei Deputati, con un seminario internazionale al quale hanno partecipato parlamentari, rappresentanti della società civile, testimoni da diversi Paesi e un rappresentante della Commissione Diritti Umani del Consiglio Nazionale Forense.

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GLI ALTRI EVENTI

PER UNA LEGGE MAGNITSKY ANCHE IN ITALIA – CONFERENZA ORGANIZZATA IN COLLABORAZIONE CON IL CONSIGLIO NAZIONALE FORENSE
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A GLOBAL MAGNITSKY LAWS CONFERENCE

FIDU, The Arrested Lawyers Initiative, International Bar Association’s Human Rights Institute, Italian National Bar Association and Justice Abroad arranged a conference bringing together international experts, human rights defenders, lawyers, and practitioners to discuss the impact of Magnitsky Laws and their potential to protect human rights defenders across the world by comparing and contrasting different national legislations and various case studies. Presentation of Turkey Human Rights Accountability Project was also made in the conference.

Eleonora Mongelli explained how corruption and human rights abuses can destabilize countries, the importance of mechanisms to deter these illegalities, the European Union’s Human Rights Sanction Regulation and its strengths and weaknesses.