QUANTO CONOSCIAMO L’UNIONE EUROPEA? I RISULTATI DI UN SONDAGGIO EUROPEO

18 ottobre 2021

I risultati del sondaggio, che evidenziano una forte contraddizione tra l’utilizzo e la fiducia che si ha nelle piattaforme dei social media rispetto all’informazione, sono stati presentati lo scorso 7 ottobre a Dublino, in presenza anche della Rappresentanza della Commissione europea in Irlanda, nel corso del primo evento del progetto  “CommEUnication”, finanziato dal programma Europe for Citizens dell’Unione Europea. Il progetto, nato con l’obiettivo di combattere l’euroscetticismo migliorando la conoscenza che i cittadini europei hanno dell’UE, comprende un consorzio di sette organizzazioni della società civile provenienti da Irlanda, Belgio, Bulgaria, Portogallo, Francia, Grecia e guidate dall’Italia con la Federazione Italiana Diritti Umani (FIDU).

Il sondaggio “Quanto conosciamo l’Unione Europea?” si basa sulle risposte di quasi 1000 persone provenienti dai sette paesi partecipanti e ci mostra che nonostante il 75% dei rispondenti italiani consideri l’essere cittadino europeo un vantaggio ed il 73% affermi di aver votato nelle ultime elezioni parlamentari europee, meno del 10% ha una conoscenza sufficiente delle attuali priorità della Commissione e solo il 28% dei gruppi parlamentari. 

L’indagine mette in evidenza anche altre contraddizioni. Nelle domande riguardanti l’accesso all’informazione, i rispondenti Italiani hanno valutato l’impatto della disinformazione in Italia come alto. Inoltre, anche se i media più usati dagli italiani per accedere a qualsiasi tipo di informazione sono i giornali online e Facebook, queste stesse piattaforme risultano essere per loro le più vulnerabili alle fake news. Infatti, per l’89% dei rispondenti, Facebook è la piattaforma più vulnerabile alla disinformazione, seguita da un 56% per i giornali online.

In generale, quasi il 60% di tutti i rispondenti europei crede che l’UE sia minacciata: quasi il 30%  identifica il nazionalismo e il distacco dalle istituzioni UE come la più grande minaccia, seguita dal cambiamento climatico.

Il 65% del totale dei rispondenti afferma che vorrebbe più educazione sull’UE nelle scuole. Per il 70% degli Italiani, infatti, un migliore insegnamento dell’UE e dei suoi valori nelle scuole aiuterebbe ad avvicinare i cittadini all’UE. Più del 50% afferma che non ha mai ricevuto informazioni sull’UE alle scuole elementari e secondarie.

Questo sondaggio nasce dall’esigenza di comprendere meglio i fenomeni delle fake news e della disinformazione di cui l’ UE è stata vittima negli ultimi anni. Con la crescita del populismo e con la polarizzazione delle opinioni, si è resa necessaria un’azione di comunicazione accurata e mirata dell’UE nell’UE. Dallo scoppio della pandemia di COVID-19, le fake news si sono diffuse in tutto il mondo dividendo l’opinione pubblica e aumentando la sfiducia nelle nostre istituzioni. Nonostante più della metà (51%) dei rispondenti afferma che la loro fiducia nella leadership dell’UE dopo la pandemia sia la stessa di prima, per il 14% è aumentata, mentre per il 24% è diminuita.

Panoramica del sondaggio:

  • Più del 55% ha votato alle ultime elezioni parlamentari europee. Quasi il 33% non lo ha fatto.
  • Più della metà (53,44%) è consapevole delle diverse responsabilità tra il Parlamento Europeo, la Commissione e il Consiglio dell’UE.
  • Meno del 10% conosce le attuali priorità politiche della Commissione Europea.
  • Il 56% afferma che l’impatto dell’UE è stato positivo. L’8% afferma che è stato negativo.
  • In Italia, il 61% afferma che l’UE ha avuto un impatto positivo sull’Italia.
  • Il 47% si reputa un cittadino attivo dell’UE.
  • Il 68% usa Facebook come mezzo di comunicazione e quasi il 90% afferma che Facebook è la piattaforma mediatica più vulnerabile alla disinformazione.
  • La maggior parte degli intervistati si informa sulle decisioni dell’UE attraverso i politici locali (31%),   televisione (27%), Facebook (26%) o attraverso giornali digitali o cartacei (23%).
  • Quasi il 60% afferma che il futuro dell’UE è minacciato.
  • Il 51% afferma che la sua fiducia nella leadership dell’UE dopo la pandemia è la stessa di prima. Quasi il 14% dice che è aumentata.
  • Quasi il 50% afferma che non c’è una protezione legale soddisfacente per le persone non rappresentate/svantaggiate.

Clicca qui per scaricare il report completo sui risultati del sondaggio

Per maggiori informazioni sul progetto CommEUnication o per avere un approfondimento dei risultati nei singoli Paesi partecipanti contattaci all’indirizzo campagne@fidu.it