NUOVO REPORT: LA RISPOSTA DELLE AUTORITÀ ITALIANE AGLI EPISODI DI REPRESSIONE TRANSNAZIONALE

La Federazione Italiana Diritti Umani (FIDU) e l’International Partnership for Human Rights (IPHR) pubblicano congiuntamente il nuovo report “LA RISPOSTA DELLE AUTORITÀ ITALIANE AGLI EPISODI DI REPRESSIONE TRANSNAZIONALE”, un’analisi approfondita sulla risposta dell’Italia alle attività di repressione transnazionale (TNR) messe in atto dalla Federazione Russa sul territorio nazionale.

Il report, a cura di Eleonora Mongelli, Alessandra Tursi e Vincenzo Vitulli, esamina l’efficacia degli strumenti giuridici e delle politiche pubbliche italiane nella protezione delle persone prese di mira dalle autorità russe. Il documento si concentra in particolare sulle modalità – sia ufficiali che occulte – con cui vengono esercitate pressioni oltre confine per silenziare il dissenso, intimidire gli esiliati e limitare le attività di oppositori politici e attivisti.

Attraverso interviste approfondite con vittime ed esperti, il report documenta casi concreti di repressione transnazionale in Italia, facendo emergere non solo le forme con cui essa si manifesta, ma anche le criticità istituzionali riscontrate nel tentativo di contrastarla. Le evidenze raccolte mettono in luce alcune significative lacune nell’attuale assetto normativo e operativo italiano, tra cui: l’assenza di una definizione legale di TNR, la scarsa consapevolezza sul fenomeno da parte degli operatori pubblici, la mancanza di canali strutturati e sicuri per la segnalazione da parte delle vittime e la mancanza di un coordinamento inter-istituzionale.

Il report evidenzia l’urgenza di adottare un approccio organico e coerente, che consenta alle autorità di individuare e affrontare in modo efficace la repressione transnazionale, tutelando al contempo i diritti e la sicurezza delle persone colpite. Gli autori del report sottolineano l’importanza di adottare una definizione formale di repressione transnazionale nel quadro giuridico italiano, raccomandano il rafforzamento del coordinamento tra forze dell’ordine, magistratura e società civile, nonché la garanzia di sistemi di supporto accessibili per le vittime, sottolineando come un approccio centrato sulla vittima, sostenuto da una formazione adeguata e protocolli chiari, sia fondamentale per superare la paura, la sfiducia nelle istituzioni e l’inazione sistemica.

Il report si inserisce nel quadro di un progetto promosso da IPHR, in collaborazione con FIDU, volto a contrastare la crescente persecuzione delle voci critiche da parte della Federazione Russa fuori dai suoi confini e a sostenere le comunità a rischio attraverso azioni di sensibilizzazione, formazione su misura e supporto d’emergenza. Uno degli obiettivi centrali del progetto è rafforzare la capacità di prevenzione e risposta dei governi e delle istituzioni internazionali nei confronti della repressione transnazionale russa, attraverso attività di ricerca, monitoraggio e advocacy.

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