Abbiamo appreso che questa mattina c’è stato un nuovo raid del regime di Lukashenka contro gli attivisti di Viasna (“Primavera”), la più importante e autorevole associazione per i diritti umani in Bielorussia. Dopo il violento attacco ai media indipendenti, ora nel mirino del regime ci sono i difensori dei diritti umani.
Dopo la perquisizione negli uffici, le autorità del dipartimento per le indagini finanziarie si sono recate negli appartamenti di membri di Viasna: Andrei Paluda, coordinatore della campagna “difensori umani contro la pena di morte”, Ales Bialiatski, il fondatore di Viasna, che risulta al momento irraggiungibile, e Valyantsin Stefanovich, vicepresidente di Viasna, la cui moglie afferma che è stato portato via dagli agenti.
Anche altre organizzazioni sembrerebbero coinvolte nel raid, come l’associazione “Movimento per la libertà “, da quanto apprendiamo dal direttore Yuras Gubarevich e l’associazione dei giornalisti BAJ, la cui porta è stata sfondata dalle forze dell’ordine.
FIDU condanna fermamente questo ulteriore inaccettabile attacco da parte delle autorità bielorusse nei confronti degli attivisti per i diritti umani e ne chiede l’immediato rilascio.