Stamattina il regime di Lukašėnka ha intrapreso un raid contro giornalisti indipendenti e attivisti per i diritti umani. Lo riportano il Centro per i Diritti Umani “Viasna” e i media indipendenti bielorussi.
Andrej Bastuntes, il presidente di BAJ (Associazione dei giornalisti bielorussi), è stato prelevato dagli agenti da casa sua e accompagnato al distretto di polizia. La perquisizione è in corso negli uffici di BAJ così come negli uffici dell’ONG Viasna a Minsk. Inoltre, altre perquisizioni sono in corso a casa di:
1. Larysa Shchyrakova, giornalista free-lance di Gomel. Gli agenti antisommossa stanno cercando di fare irruzione in casa sua proprio in questo momento;
2. Anatol Hatouchyts, giornalista di Gomel;
3. Barys Haretsky, il portavoce di BAJ (Associazione dei giornalisti bielorussi) ha scritto sulla propria pagina Facebook che degli sconosciuti stanno tentando di fare irruzione in casa sua;
4. Aleh Aheeu, il vice-presidente di BAJ;
5. Aliaksei Kolchyn, attivista per i diritti umani dell’ong Viasna – filiale di Moghiliov;
6. Barys Bukhel, attivista per i diritti umani dell’ong Viasna – filiale di Moghiliov;
7. Ales Burakou, giornalista free-lance di Moghiliov;
8. Andrej Paluda, collaboratore dell’ong Viasna e coordinatore del progetto “Difensori dei diritti umani contro la pena di morte”;
9. Uladzimir Tseliapun, ong Viasna, filiale di Mozyr;
10. Alena Masliukova, ong Viasna, filiale di Svetlagorsk;
11. Jauhenia Parashchanka, portavoce dell’ong per i diritti umani “Belaruski dom pravou chalaveka”;
12. Valery Sliapukhin, volontario e attivista per i diritti umani, Gomel;
13. Cristina Richter, legale, collaboratrice di BAJ. Sono stati sequestrati alcuni documenti e il telefono.
Sono in corso perquisizioni anche a casa dei genitori di alcuni attivisti di Viasna: Natallia Satsunkevich, Minsk
Katsiaryna Bazhko, Brest
Hanno Bahdanovich, Brest
Andrey Stryzhak, Rechitsa, attivista per i diritti umani e fondatore del progetto By_Sol (raccolta fondi per quelli che hanno perso il lavoro a causa della posizione politica, ndr).
Il comitato investigativo (SK) fa sapere che il raid è legato all’inchiesta secondo l’art. 342 del codice penale: organizzazione e preparazione di eventi che violano gravemente l’ordine pubblico e attiva partecipazione a tali eventi.
(Source: comunicato dell’Associazione “Supolka” del 16 febbraio 2021)