MAURITANIA: TENSIONE DOPO LE ELEZIONI PRESIDENZIALI

LA FIDU HA SEGUITO IL CANDIDATO ANTISCHIAVISTA BIRAM DAH ABEID

La FIDU – Federazione Italiana Diritti Umani ha svolto nei giorni scorsi una missione di monitoraggio della situazione dei diritti umani in Mauritania in occasione delle elezioni presidenziali, svoltesi al primo turno sabato 22 giugno. La missione, guidata dal presidente della FIDU Antonio Stango, ha seguito in particolare il candidato dell’opposizione Biram Dah Abeid, leader del movimento antischiavista della Mauritania e Premio delle Nazioni Unite per il suo coraggioso impegno nonviolento, per il quale ha affrontato più volte il carcere e che gli è valso l’appellativo di “Mandela della Mauritania”.

La FIDU ha potuto testimoniare lo straordinario entusiasmo per Biram fra la popolazione nera, tuttora discriminata da parte delle classi dominanti arabe e berbere nel Paese in cui, secondo autorevoli rapporti internazionali, decine di migliaia di persone vivono ancora in condizioni di sostanziale schiavitù.

Il giorno dopo le elezioni, senza attendere la fine dello spoglio e l’annuncio ufficiale della Commissione Elettorale centrale, il candidato governativo generale Mohamed Ould Ghazouani,‘delfino’ del presidente uscente Mohamed Abdel Aziz – già autore di colpi di Stato, si è proclamato vincitore con poco più del 50% dei voti, suscitando immediate proteste popolari e la denuncia di brogli da parte di Biram e degli altri tre candidati dell’opposizione. Biram avrebbe ottenuto meno del 20 per cento dei voti.

Oggi alle ore 17 locali è prevista a Nouakchott una marcia di protesta pacifica. Biram ha esortato la popolazione alla nonviolenza, mentre polizia e forze armate minacciano la repressione e i collegamenti Internet sono spesso interrotti.

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