EVENTO: L’IMPATTO DELLA LEGGE MAGNITSKY SULLA PROTEZIONE DEI DIRITTI UMANI. TESTIMONIANZE DA DIVERSI PAESI

La FIDU – Federazione Italiana Diritti Umani, insieme alla Open Dialogue Foundation (ODF) ha il piacere di invitarvi al side-event sull’applicazione della legge Magnitsky, che si terrà martedì 9 aprile, dalle 13.00 alle 14.00, stanza 14 (piano terra) della sede del Consiglio d’Europa. L’evento è ospitato dai membri dell’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa: Roberto Rampi (Italia, SOC), Pieter Omtzigt (Olanda, EPP/CD) e André Gattolin (Francia, NR).

 

La legge Magnitsky prende il nome dal legale russo anti-corruzione Sergei Magnitsky, che nel 2007-2008 denunciò pubblicamente una frode fiscale su larga scala che coinvolgeva funzionari di polizia, magistrati, ispettori del fisco, banchieri e organizzazioni criminali di stampo mafioso. In seguito alle sue denunce, fu arrestato e – dopo undici mesi di detenzione senza processo in condizioni durissime – morì in una prigione di Mosca, a 37 anni, nel novembre del 2009. L’imprenditore statunitense Bill Browder, suo assistito, lanciò quindi una campagna affinché venissero imposte sanzioni mirate nei confronti dei funzionari coinvolti, finalizzate ad impedire loro di entrare nel territorio USA ed escluderli dal sistema economico-finanziario americano.

 

Il Consiglio d’Europa è stato una delle principali istituzioni ad aver promosso l’adozione della legge Magnitsky: il 22 gennaio 2019 l’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa ha votato a favore di una risoluzione dal titolo “Sergei Magnitsky e oltre – combattere l’impunità con sanzioni mirate”, esortando quindi i suoi Stati membri a integrare questo meccanismo nel loro sistema giuridico. Inoltre, nel dicembre 2018, una proposta per l’istituzione di un regime di sanzioni globale UE sui diritti umani, basato sul Global Magnitsky Act, è stata approvata dai ministri degli Affari esteri dell’UE e, nel marzo 2019, dal Parlamento Europeo.

 

Partendo dalla relazione adottata dall’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa, questo side-event intende presentare la struttura di tale modello legislativo, il suo legame con i diritti umani e la sua applicazione concreta nei Paesi in cui è già stato adottato, con l’obiettivo di sostenerne l’attuazione in tutta l’area del Consiglio d’Europa. Alcuni membri dell’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa, insieme a difensori dei diritti umani, esperti della legge Magnitsky, rappresentanti di ONG e vittime di violazioni che combattono contro l’impunità in Paesi non democratici (ad es. Russia, Venezuela, Iran, Kazakistan, Moldavia) affronteranno tematiche concrete relative all’applicazione delle sanzioni individuali, come previsto dal Global Magnitsky Act. Come possono gli Stati del Consiglio d’Europa recepire la legge Magnitsky nella loro legislazione nazionale? In che modo tale legge opera efficacemente nei Paesi in cui è già in vigore? Qual è il processo di valutazione, imposizione e rimozione delle sanzioni mirate? Quali informazioni e dati sono necessari per includere una persona nell’elenco delle sanzioni? Quali sono i benefici per le vittime di impunità nei Paesi non democratici?

 

L’evento è aperto a tutti i partiti politici e al pubblico (previo accreditamento)

 

*

 

PROGRAMME

Moderator: Paola Gaffurini – advocacy officer at the Open Dialogue Foundation (ODF), international human rights NGO active in the defense of political prisoners and victims of politically motivated persecution in the post-Soviet region

Speakers:

André Gattolin – member of the French Senate and of the French Delegation to the Parliamentary Assembly to the Council of Europe

Jared Genser – US lawyer and Managerial Director of Perseus Strategies LLC, founder of Freedom Now, an independent NGO dealing with political prisoners around the world

Aliaskar Yerimbetov – son of political prisoner and Nazarbayev’s hostage, Iskander Yerimbetov, sentenced to 7 years in prison on fabricated charges. The UN concluded that Yerimbetov’s detention and arrest were arbitrary, and that criminal prosecution and trial were accompanied by gross violations

Eleonora Bekirova – daughter of political prisoner Edem Bekirov, a Crimean Tatar activist and a Ukrainian national. Bekirov was detained by Russian forces at the administrative border with Russian-occupied Crimea in December 2018, then subjected to detention on remand, ill-treatment and torture

Emin Huseynov (TBC) – Azerbaijani investigative journalist and founder of the Institute for Reporters’ Freedom and Safety (IRFS)

Ana Ursachi – Moldovan attorney and human rights activist. Ursachi is also known for her opposition activities – in particular, as the founder of the public movement #NuMaTem (‘I am not afraid’). She is currently asylum seeker in Poland;

Eleonora Mongelli – Vice president of the Italian Federation for Human Rights – Italian Helsinki Committee;

Pieter Omtzigt – member of the House of Representatives of the Netherlands and of the Dutch Delegation to the Parliamentary Assembly to the Council of Europe. Upon his initiative, the Dutch government is gathering support in the EU to have an EU-wide Magnitsky Law.

The speakers’ interventions will be followed by questions by parliamentarians and representatives of permanent representations and a Q&A session

Working language: English.  

 

 

Lascia un commento