VIOLAZIONI DEI DIRITTI UMANI E RESPONSABILITÀ INDIVIDUALI: PER UNA LEGGE MAGNITSKY ANCHE IN ITALIA

la Federazione Italiana Diritti Umani e Open Dialogue Foundation in collaborazione con la Commissione Diritti Umani del Consiglio Nazionale Forense
vi invitano al convegno internazionale

Violazioni dei diritti umani e responsabilità individuali:
PER UNA LEGGE MAGNITSKY
ANCHE IN ITALIA

venerdì 7 febbraio 2020 dalle 9:30 alle 13:30
Sala Vanvitelli (Avvocatura Generale dello Stato) – Via dei Portoghesi, 12 – Roma

La legge Magnitsky prende il nome dal legale russo anti-corruzione Sergei Magnitsky, che nel 2007-2008 denunciò pubblicamente una frode fiscale su larga scala che coinvolgeva funzionari di polizia, magistrati, ispettori del fisco, banchieri e organizzazioni criminali di stampo mafioso. In seguito alle sue denunce, fu arrestato e dopo undici mesi di detenzione senza processo in condizioni durissime morì in una prigione di Mosca, a 37 anni, nel novembre del 2009. L’imprenditore statunitense Bill Browder, suo assistito, lanciò quindi una campagna affinché venissero imposte sanzioni mirate nei confronti dei funzionari coinvolti, finalizzate ad impedire loro di entrare nel territorio USA ed escluderli dal sistema economico-finanziario americano. Nel 2012 il Congresso americano approvò il Magnitsky Act, che prevedeva sanzioni individuali consistenti, in particolare, nel congelamento dei beni e nel rifiuto del rilascio del visto d’entrata negli Stati Uniti. Nel 2016 la legge è stata ampliata con il Global Magnitsky Human Rights Accountability Act, che permette al Governo degli Stati Uniti di imporre sanzioni mirate nei confronti di individui responsabili di violazioni dei diritti umani e di gravi atti di corruzione in qualsiasi Paese. Si tratta di un efficace strumento legislativo per contrastare l’impunità in quei Paesi in cui tali pratiche sono sistematiche. Funziona inoltre da deterrente per i governi di Paesi non democratici che si sono macchiati delle più gravi violazioni delle norme internazionali a tutela dei diritti umani, incentivandoli a non agire in tal senso e a compiere atti di responsabilità di fronte alla comunità internazionale e ai propri cittadini.

Oltre al Canada, anche diversi Stati membri dell’Unione Europea hanno adottato norme simili al Global Magnitsky Act: Estonia, Lettonia, Lituania e Regno Unito. Inoltre, il Parlamento Europeo e il Consiglio d’Europa si sono espressi a favore della promozione della legge Magnitsky. Il 14 marzo 2019, il Parlamento Europeo ha votato una risoluzione a favore di un regime di sanzioni dell’UE, che porti simbolicamente il nome di Sergei Magnitsky. Il 9 dicembre 2019, l’Alto Rappresentante per la
politica estera e di sicurezza dell’UE, Josep Borrell, ha dato uno nuovo slancio alla proposta del Consiglio del 10 dicembre 2018 sull’adozione di un atto legislativo basato sul modello del Global Magnitsky Act a livello europeo (“EU Global Human Rights Sanctions Regime”), dando inizio ai lavori preparatori.

Il seminario di Roma si propone di presentare l’impianto della norma e la sua concreta applicazione nei Paesi che l’hanno già adottata, con l’intento di sostenerne l’estensione nel contesto italiano ed europeo. L’iniziativa è lanciata sulla scia di una serie di convegni promossi al Parlamento italiano e del disegno di legge depositato in Senato il 6 marzo 2019 da venti senatori, a prima firma senatore Roberto Rampi.
Durante il convegno, i relatori analizzeranno gli aspetti generali per l’attuazione della normativa a livello internazionale, europeo e nazionale sui diritti umani; la valutazione della sua efficacia in altri contesti dove la legge è già in vigore e la sua possibile trasposizione nell’ordinamento italiano. Tra i relatori, oltre a rappresentanti del Consiglio Nazionale Forense, esperti, testimoni e promotori della legislazione Magnitsky.

PROGRAMMA

9:15  Accesso alla sala e registrazione dei partecipanti
9:30  Apertura e saluti

Giuseppe Albenzio — Vice Avvocato Generale dello Stato

Francesco Caia — Consigliere Nazionale Forense e Coordinatore della Commissione Diritti Umani

Prima sessione: Dal “Global Magnitsky Act” al Consiglio europeo: l’applicazione della legge Magnitsky e i diritti umani nel mondo. A che punto siamo in Italia?

Ne discutono
Francesco Miraglia — avvocato, componente della Commissione Diritti Umani del Consiglio Nazionale Forense
Eleonora Mongelli — vicepresidente della Federazione Italiana Diritti Umani (FIDU)
Gunnar M. Ekeløve-Slydal — vicesegretario del Norwegian Helsinki Committee (NHC)
Vincenzo Vitulli — avvocato e tesoriere della FIDU
Paola Gaffurini — advocacy officer per Open Dialogue Foundation (ODF), organizzazione per i diritti umani attiva nella difesa di prigionieri politici e vittime di persecuzione politica nella regione dell’ex URSS

11:30 Pausa caffè

11:45 Seconda sessione: Workshop formativo sull’applicazione concreta della legislazione Magnitsky

Jared Genser — avvocato statunitense e direttore generale di Perseus Strategies LLC, fondatore di Freedom Now, ONG che si occupa di prigionieri politici nel mondo

Bota Jardemalie — avvocato per i diritti umani, rifugiata politica kazaka in Belgio e sorella di Iskander Yerimbetov, ex
prigioniero politico da poco rilasciato a causa delle gravi condizioni di salute

12:45 Domande dal pubblico e risposte dei relatori

Crediti formativi: agli avvocati partecipanti saranno riconosciuti 3 crediti formativi
ai fini della formazione professionale continua.

Lingue di lavoro: italiano e inglese (con interpretariato consecutivo).

Per maggiori informazioni e accrediti si prega di contattare:
Moira Agrimi — coordinatrice delle attività del Consiglio Nazionale Forense — humanrights@cnf.it
Eleonora Mongelli — vicepresidente della Federazione Italiana Diritti Umani — e.mongelli@fidu.it
Paola Gaffurini — advocacy officer presso la Fondazione Open Dialogue — paola.gaffurini@odfoundation.eu

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