CASO DJALALI: PARLAMENTARI ITALIANI E EUROPEI CHIEDONO VISITA IN CARCERE

Roma, 3 settembre 2018 – Nell’ambito della campagna promossa dalla FIDU – Federazione Italiana Diritti Umani – per la liberazione del medico e ricercatore iraniano Ahmadreza Djalali, recluso da oltre 2 anni nel carcere di Evin di Teheran ed a rischio esecuzione, il senatore Roberto Rampi – insieme ad altri membri del Parlamento Italiano, tra cui la senatrice a vita Elena Cattaneo, e del Parlamento Europeo – ha inviato una lettera al capo della magistratura iraniana, l’ayatollah Sadegh Larijani, chiedendo di visitare il dott. Djalali in carcere. Nella lettera si esprime forte preoccupazione per le condizioni di salute del ricercatore, che – come testimoniato dalla moglie Vida Mehrannia – negli ultimi mesi si sono pericolosamente aggravate.

La richiesta fa riferimento al dialogo tuttora in corso tra Europa ed Iran, soprattutto nell’ambito della cooperazione scientifica e tecnologica, e alle Convenzioni internazionali sui diritti umani di cui l’Iran è parte. La delegazione di parlamentari dovrebbe consentire di fare chiarezza sulla drammatica vicenda della condanna a morte del ricercatore, che ha sconvolto l’intera comunità scientifica internazionale, e sollecitare l’Iran al rispetto degli standard internazionali in materia di equo processo.

 

 

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